La rieducazione parte sempre da una diagnosi medica (Ortopedico, Neurochirurgo, Fisiatra, etc..) seguita da una valutazione funzionale soggettiva/oggettiva eseguita dal Fisioterapista.
Le moderne tecniche chirurgiche permettono di iniziare precocemente la riabilitazione, ma è importante sapere che fino ad un certo periodo (in base alla tecnica usata) siamo all'interno del tempo Biologico (guarigione dei tessuti), per cui se non si rispetta in modo preciso il lavoro rieducativo si rischia di danneggiare il lavoro del chirurgo.
A parità di lesione,I tempi di recupero sono condizionati: dalle risposte soggettive del paziente; dalla tecnica chirurgica usata e dalle condizioni dei tessuti; dalle indicazioni del chirurgo sul lavoro eseguito.
La rieducazione deve rispettare le leggi fisiologiche dell'allenamento, nel quale il tempo di recupero ha lo stesso valore di quello lavorativo, per cui il voler accelerare certi tempi, aumenta il rischio di complicanze da sovraccarico
Il lavoro in acqua ha dimostrato negli anni di dare grandi vantaggi nel recupero, ma è fondamenentale conoscerne bene le caratteristiche, avere una vasca idonea, e soprattutto avere la conoscenza di come integrarla con il lavoro in palestra.
Il programma è organizzato ad obiettivi; il passaggio alla fase successiva avviene solo dopo il raggiungimento dell'obiettivo prefissato per la fase in corso
La rieducazione non segue protocolli preconfezionati uguali per tutti, ma all'interno delle linee di condotta biologiche dettate dal chirurgo in relazione al tipo di intervento chirurgico o della lesione, si realizza un progetto riabilitativo personalizzato, sulle risposte del paziente.
Spesso la rieducazione necessità dell'integrazione di diverse figure profesionali che ingteragiscono tra loro (osteopata, posturologo, etc...).
Le terapie fisiche tipo Tecar esaltano la loro efficacia se integrate all'interno di un percorso di recupero compreso di terapia manuale ed esercizio terapeutico.
Moderni sistemi di valutazione permetteno di conoscere con precisione il passaggio da una fase all'altra della rieducazione, oltre che dare parametri oggettivi sul completo recupero.
Parla con i nostri specialisti e prenota un appuntamento
Richiedi una ValutazioneGli appuntamenti vanno presi settimanalmente, e la frequenza è stabilita dal terapista in base alla patologia ed alla risposta del paziente ai vari trattamenti.
Non si lavora a cicli di 10/12 sedute prefissate, ma sulle risposte soggettive/oggettive del paziente in base alle indicazioni mediche.
Il ruolo del terapista non è solo quello di lavorare sul sintomo (dolore) con terapie fisiche, ma lavorare sulla disabilità cercando di risolvere il disordine funzionale attraverso l’esercizio terapeutico.
Non solo Rieducare, ma fornire al paziente tutte le informazioni necessarie ad un autogestione per evitare recidive.