Il dolore cronico è un sintomo molto diffuso e complesso, che può essere influenzato da numerosi fattori differenti. Ad esempio, le esperienze passate e i ricordi associati a queste esperienze possono avere un impatto significativo sulla percezione del dolore. Nel video riportato qui sotto, il professor Howard Shubiner esplora come il dolore cronico può essere devastante, complesso e non sempre facile da comprendere e gestire.
Il dolore si definisce “cronico” quando persiste per un periodo di tempo prolungato, solitamente superiore ai tre mesi. Esistono diverse tipologie di dolore cronico, come ad esempio:
- il dolore neuropatico
- il dolore muscoloscheletrico
- dolore miofasciale.
Ognuna di queste tipologie di dolore può avere diverse cause e richiedere un trattamento specifico. Ad esempio, il dolore neuropatico può essere causato da una malattia del sistema nervoso, mentre il dolore muscoloscheletrico può essere causato da un’infiammazione articolare.
Questa condizione di dolore continuo e persistente può essere difficile da trattare, poiché spesso coinvolge diverse aree del cervello che modulano il sintomo. Ad esempio, la memoria può influire sulla risposta dolorosa, in quanto i ricordi di esperienze passate possono modulare la percezione del dolore. Inoltre, il dolore cronico può essere influenzato da fattori emotivi e psicologici, come lo stress e l’ansia, che possono aumentare la sensibilità al dolore. Questo significa che il trattamento del dolore cronico non può limitarsi solo al trattamento fisico, ma deve anche prendere in considerazione l’aspetto psicologico del paziente.
Trattamento del dolore cronico
Il trattamento può essere complesso e richiedere l’intervento di diversi professionisti della salute, come medici, fisioterapisti e psicologi. Il percorso terapeutico può includere farmaci, terapie fisiche, terapie psicologiche e altre strategie di gestione del dolore. Ad esempio, i farmaci antinfiammatori possono essere utilizzati per trattare il dolore muscoloscheletrico, mentre i farmaci antiepilettici possono essere utilizzati per trattare il dolore neuropatico. Le terapie fisiche, come la fisioterapia, possono aiutare a ridurre il dolore e migliorare la flessibilità articolare. Mentre le terapie psicologiche, come la terapia cognitivo-comportamentale, possono aiutare a gestire le emozioni e gli stati d’animo legati al dolore.
Inoltre, è importante che i pazienti affrontino la condizione in modo attivo, cercando di capirne le cause e imparando a gestire il dolore attraverso diverse strategie. Ad esempio, il paziente può imparare a rilassarsi attraverso la meditazione e la yoga, o può imparare a gestire lo stress attraverso tecniche di respirazione. È molto importante inoltre che il paziente impari a gestire il proprio dolore attraverso la ginnastica e gli esercizi di stretching. Infine, il paziente deve essere supportato da un team di professionisti della salute che possono aiutare a gestire il dolore cronico e migliorare la qualità della vita.
Conclusioni
In sintesi, il dolore cronico è un sintomo complesso che può essere influenzato da numerosi fattori, e può avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone. Esistono diverse tipologie di dolore cronico, ciascuna delle quali ha cause specifiche e necessita di un trattamento specifico. Il trattamento del dolore cronico può essere complesso e richiedere l’intervento di diversi professionisti della salute. È importante che i pazienti affrontino la condizione in maniera attiva, partecipando e imparando a gestire la propria condizione.
Traduzione a cura dei fisioterapisti Vigliano De Cupis del Medical Sangallo di Anzio (Roma) e di Daniele Matarozzo del Wet Life di Villa Guardia (Como) in accordo con il professor Shupiner.
Buona visione!