La terapia posturale
Oggi il concetto di “terapia posturale” è un pochino abusato e gli stessi medici e fisioterapisti danno a questo termine molti significati diversi. In questa poche righe vorremmo chiarire un pochino le idee ai nostri pazienti che si apprestano ad eseguire un ciclo di terapia nel nostro studio.
La terapia posturale non è una ginnastica come si intende quella per le palestre. Ci sono diverse tecniche di terapia posturale (Mezières,Souchard,Bienfait ecc.), ma tutte hanno caratteristiche comuni: cominciano con un esame posturale e si basano principalmente su esercizi respiratori e movimenti passivi abbinati ad esercizi attivi delle articolazioni.
Il concetto principe di queste tecniche è quello di ridonare elasticità a tutte quelle strutture che partecipano al mantenimento di una postura ottimale e che, a causa di patologie o vizi di posizione, hanno perso o modificato la loro funzione.
Il Primo Incontro con il Fisioterapista
Durante il primo incontro con il fisioterapista verranno poste delle domande per conoscere la storia clinica del paziente e poi si procederà ad un esame. L’esame varia a seconda della patologia e della tecnica adottata e serve a capire la situazione con la quale si inizia la terapia.
Spesso i nostri pazienti rimangono sorpresi perché non sono abituati a ricevere un esame da un fisioterapista ma, invece, un terapista preparato DEVE fare un esame anche per poter meglio monitorare l’evoluzione ed i miglioramenti del paziente.
Quali sono gli obiettivi della terapia posturale
- Recuperare a livello sensitivo zone del nostro corpo delle quali sappiamo poco, spesso soltanto che sono dolenti ed in tensione.
- Migliorare l’elasticità muscolo-fasciale.
- Guidare il paziente al proprio benessere, attraverso la ricerca di una propria postura.
Quanti tipi di terapia posturale esistono?
La terapia posturale è una metodica che mira a correggere le alterazioni della postura e a prevenire o alleviare i disturbi muscolo-scheletrici che ne derivano. Esistono diversi tipi di terapia posturale, che si basano su principi e tecniche differenti. Tra i più noti possiamo citare:
- La ginnastica posturale: consiste in una serie di esercizi mirati a riequilibrare le tensioni muscolari e a rinforzare la muscolatura stabilizzatrice della colonna vertebrale. Si svolge in gruppo o individualmente, sotto la guida di un fisioterapista o di un istruttore qualificato.
- La rieducazione posturale globale (RPG): è un metodo ideato dal fisioterapista francese Philippe Souchard, un trattamento individuale, in cui il paziente viene posto in diverse posture di allungamento che coinvolgono tutto il corpo.
- Il metodo Mézières: è un altro metodo francese, che si propone di ripristinare la simmetria corporea attraverso una rieducazione posturale che prevede una serie di esercizi correttivi, in cui il paziente, con l’aiuto del terapeuta, deve mantenere una determinata postura per un tempo variabile.
- Il metodo Feldenkrais: si basa sull’osservazione e sulla consapevolezza del proprio corpo per facilitare l’apprendimento motorio.
- Il metodo Back school: è un programma educativo e preventivo, rivolto a persone con problemi alla schiena o a rischio di svilupparli. Il programma prevede spiegazioni sulle cause ed i fattori di rischio dei disturbi vertebrali, e una parte pratica, in cui si eseguono esercizi di mobilizzazione, rinforzo e stretching della colonna vertebrale, oltre a consigli su come mantenere una postura corretta nelle attività quotidiane.
Differenza tra Ginnastica posturale e Rieducazione posturale
Spesso si tende a confondere la ginnastica posturale con la rieducazione posturale, ma in realtà si tratta di due concetti distinti. La ginnastica posturale è un’attività fisica che ha lo scopo di migliorare la postura mediante esercizi specifici. La rieducazione posturale è invece un trattamento terapeutico che ha lo scopo di correggere le alterazioni della postura mediante posture correttive.
La differenza principale tra i due concetti è che la ginnastica posturale si basa sul movimento, mentre la rieducazione posturale si basa sull’allungamento.
Inoltre, la ginnastica posturale può essere praticata in gruppo o individualmente, mentre la rieducazione posturale è sempre individuale. Infine, la ginnastica posturale può essere svolta da chiunque voglia prevenire o ridurre i problemi posturali, mentre la rieducazione posturale è indicata per chi presenta patologie specifiche che richiedono un intervento mirato.
Per chi è indicata la ginnastica posturale?
La ginnastica posturale è indicata per tutte le persone che vogliono prendersi cura del proprio corpo, prevenire o ridurre i dolori alla schiena e alle articolazioni, migliorare la propria mobilità e il proprio benessere psicofisico. In particolare, la ginnastica posturale può essere utile per:
- Mal di schiena cronico o ricorrente, causato da posture scorrette, stress, sedentarietà, traumi o patologie degenerative.
- Alterazioni della curvatura della colonna vertebrale, come iperlordosi, ipercifosi o scoliosi.
- Problemi articolari, come artrite, artrosi, tendiniti o borsiti.
- Alcuni problemi muscolari, come contratture, spasmi o fibromialgia.
- Problemi respiratori, come asma o bronchite cronica.
- Specifici problemi circolatori, come varici o edemi.
- Problemi digestivi, come stipsi o reflusso gastroesofageo.
- Problemi neurologici, come cefalea tensiva o vertigini.
- Ansia, depressione o insonnia.
La ginnastica posturale può essere praticata da persone di tutte le età e condizioni fisiche, purché non ci siano controindicazioni specifiche. Prima di iniziare un programma di ginnastica posturale è sempre consigliabile consultare il proprio medico e sottoporsi a una valutazione posturale da parte di un fisioterapista qualificato.
Cosa puoi aspettarti da una seduta di terapia posturale?
Una seduta di terapia posturale può durare da 30 a 60 minuti, a seconda del metodo utilizzato e delle esigenze del paziente. In generale, una seduta di terapia posturale prevede le seguenti fasi:
- Riscaldamento: si tratta di una fase preliminare in cui si preparano i muscoli e le articolazioni al lavoro successivo. Si possono eseguire esercizi di mobilizzazione articolare, stretching muscolare e respirazione diaframmatica.
- Lavoro posturale: si tratta della fase principale in cui si svolgono le posture correttive specifiche per il metodo scelto. Le posture possono essere statiche o dinamiche, globali o segmentarie, attive o passive. Lo scopo è quello di allungare i muscoli accorciati e rinforzare i muscoli deboli, correggendo le alterazioni della postura e favorendo il rilassamento. Le posture vengono mantenute per un tempo variabile a seconda del grado di difficoltà e della tolleranza del paziente. Il fisioterapista guida il paziente verbalmente e manualmente durante l’esecuzione delle posture, correggendo eventuali errori e fornendo feedback.
- Recupero: si tratta di una fase finale in cui si ristabilisce l’equilibrio del corpo dopo il lavoro posturale. Si possono eseguire esercizi di defaticamento muscolare, automassaggio e respirazione profonda.
Durante una seduta di terapia posturale è importante seguire le indicazioni del terapeuta e ascoltare le sensazioni del proprio corpo.
È normale provare una certa fatica muscolare e una leggera tensione durante gli esercizi di terapia posturale, ma non si deve mai arrivare al dolore. In caso di dolore o malessere è bene comunicarlo al terapista e interrompere l’esercizio. Al termine della seduta, generalmente, si può avvertire una sensazione di benessere e di leggerezza.
Che tipo di esercizi si fanno durante la posturale?
Durante la terapia posturale gli esercizi che si fanno dipendono dal metodo utilizzato e dalle esigenze del paziente. In generale, si possono distinguere due tipi di esercizi: quelli di mobilizzazione e quelli di stabilizzazione.
Esercizi di mobilizzazione: sono volti a migliorare la flessibilità e il range di movimento delle articolazioni e dei muscoli. Si tratta di esercizi di stretching, rotazione, flessione ed estensione delle varie parti del corpo.
Esercizi di stabilizzazione: sono volti a migliorare la forza e il tono dei muscoli che sostengono la colonna vertebrale e il bacino. Si tratta di esercizi di contrazione, equilibrio, coordinazione e postura.
Gli esercizi possono essere statici o dinamici, globali o segmentari, attivi o passivi:
- Statici: richiedono di mantenere una determinata posizione per un certo tempo;
- Dinamici: richiedono di cambiare posizione in modo fluido e armonico;
- Globali: coinvolgono tutto il corpo;
- Segmentari: coinvolgono solo una parte del corpo;
- Attivi: richiedono l’uso volontario dei muscoli;
- Passivi: richiedono l’assistenza del fisioterapista.
Quanto dura un ciclo di terapia posturale?
La durata di un ciclo di terapia posturale varia in base al metodo utilizzato e alla situazione del paziente. In generale, si può dire che un ciclo di terapia posturale dura da 10 a 20 sedute, a cadenza settimanale o bisettimanale. Il numero delle sedute può essere modificato in base ai progressi e alle esigenze del paziente. Al termine del ciclo di terapia posturale, si può decidere di proseguire con delle sedute di mantenimento in gruppo o individuali. In ogni caso, è importante continuare a seguire le indicazioni del terapeuta e a praticare gli esercizi anche a casa, per consolidare i risultati ottenuti e prevenire le recidive.
Quante volte a settimana si fa la posturale?
La frequenza con cui si fa la posturale dipende dagli obiettivi che si vogliono raggiungere e dal grado di difficoltà degli esercizi. In generale, si consiglia di fare almeno una seduta di posturale a settimana, per mantenere i benefici ottenuti e prevenire le ricadute. Se si vuole ottenere un miglioramento più rapido e duraturo, si può aumentare la frequenza a due o tre sedute a settimana. Tuttavia, è importante non esagerare e rispettare i tempi di recupero tra una seduta e l’altra, per evitare il sovraccarico muscolare e il rischio di infortuni. Inoltre, è bene alternare la terapia posturale con altre attività fisiche che completino il lavoro posturale, come il nuoto, il pilates, lo yoga o la camminata.
Quanto costa una seduta di ginnastica posturale?
Il costo di una seduta di ginnastica posturale dipende dal tipo di struttura in cui si svolge, dal metodo utilizzato e dalla qualifica del professionista che la conduce. In generale, si può dire che una seduta di ginnastica posturale in gruppo costa tra i 10 e i 20 euro, mentre una seduta individuale costa tra i 30 e i 50 euro. Il costo può variare anche in base al tipo di terapia, alla durata della seduta e alla zona geografica.
La terapia posturale è mutuabile e detraibile?
La terapia posturale è una prestazione sanitaria che rientra tra le spese mediche detraibili dal reddito. Per poter usufruire della detrazione fiscale è necessario avere una prescrizione medica che attesti la necessità della terapia posturale per il trattamento o la prevenzione di una patologia specifica. Inoltre, è necessario conservare le ricevute o le fatture rilasciate dal centro o dal professionista che ha effettuato la terapia posturale. La detrazione fiscale ammonta al 19% delle spese sostenute per la terapia posturale, fino a un massimo di 3876 euro annui.
La terapia posturale è anche mutuabile dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) o dalle assicurazioni sanitarie private. Per poter accedere alla mutua è necessario avere una prescrizione medica che attesti la necessità della terapia posturale per il trattamento o la prevenzione di una patologia specifica. Inoltre, è necessario rivolgersi a un centro o a un professionista convenzionato con il SSN o con l’assicurazione sanitaria privata.