Idrokinesiterapia: quali sono i suoi benefici?
La terapia in acqua, nota anche come idrokinesiterapia, è una forma di fisioterapia che si svolge in piscine riabilitative, sfruttando le proprietà fisiche dell’acqua come il galleggiamento, la pressione idrostatica e la temperatura. Si tratta di un metodo specifico di prevenzione, cura e riabilitazione per diverse patologie che riguardano il sistema muscolo-scheletrico, il sistema nervoso e il sistema circolatorio. In questo articolo vedremo a cosa serve la terapia in acqua, come si svolge una seduta, quanto costa e quali sono le indicazioni e le controindicazioni di questa pratica.
A cosa serve l’idrokinesiterapia?
La terapia in acqua ha lo scopo di curare i disturbi del movimento attraverso l’acqua, che offre diversi vantaggi rispetto alla terapia a terra. In acqua infatti:
- Il peso del corpo diminuisce grazie alla spinta di galleggiamento, facilitando i movimenti e riducendo lo sforzo muscolare e il dolore articolare.
- La pressione idrostatica favorisce l’espirazione, il reflusso venoso e il microcircolo, migliorando l’ossigenazione dei tessuti e l’eliminazione delle tossine.
- La temperatura dell’acqua ha un effetto analgesico, antinfiammatorio e rilassante, riducendo la rigidità articolare e lo spasmo muscolare.
- La resistenza dell’acqua al movimento stimola il controllo neuromotorio e l’equilibrio del paziente.
La terapia in acqua è indicata per diverse patologie come:
Patologie muscolo-scheletriche
- Fratture
- Artrosi
- Patologie della spalla
- Recupero post operatorio di lesioni al menisco, fratture, distorsioni, lesioni muscolari e tendinee
- Lombalgia
- Scoliosi
- Osteoporosi
Patologie neurologiche
- Ictus
- Sclerosi multipla
- Morbo di Parkinson
- Paralisi cerebrali infantili
Benefici per il sistema circolatorio
- Riattivazione del microcircolo
- Stimolazione della circolazione collaterale
- Effetto antiedemigeno (riduzione del gonfiore o edema)
Idrokinesiterapia: La Storia
Tutte le antiche civiltà tenevano in debita considerazione l’acqua considerandola come l’elemento naturale per eccellenza. Tutti conosciamo l’importanza ed il rispetto che l’acqua godeva presso gli antichi romani che ne hanno lasciato testimonianza attraverso la costruzione di numerosi impianti termali i cui resti sono ancora oggi visibili non solo nella capitale ma anche nei diversi territori oggetto di conquista. Per gli antichi romani bagnarsi nelle piscine termali rappresentava un rituale che andava ben oltre un semplice modo per trascorrere piacevolmente il tempo: avevano compreso quanto la pratica della idrokinesiterapia poteva apportare benefici al corpo. Le mode e i gusti dell’uomo sono cambiati nel corso dei millenni ma immutate sono rimaste le proprietà curative e terapeutiche dell’acqua che unitamente a quelle di tipo igienico, sono oggi alla base della moderna idrokinesiterapia.
Fisioterapia e Idrokinesiterapia
La fisioterapia si occupa della riabilitazione di pazienti che presentano difficoltà motorie e disfunzioni di vario tipo in seguito a traumi da incidente, ictus o altre cause congenite. Generalmente le sedute di fisioterapia non presentano alcun rischio per la salute dei pazienti ma in alcuni casi può insorgere qualche difficoltà tale da richiedere un approccio diverso alle cure. Ad esempio, quando i soggetti interessati al trattamento presentano difficoltà di movimento o problemi dovuti a sovrappeso, risulta sicuramente più adatta la scelta di indirizzare il paziente verso sedute di idrokinesiterapia, ossia di “fisioterapia in acqua”. L’idrokinesiterapia è una metodologia che sfrutta i principi fisici legati all’immersione del corpo in acqua ed a quelli chimici legati alle proprietà dell’acqua stessa.
Tecniche e preparazione
Al fine di individuare le tecniche più appropriate, la preparazione e lo svolgimento di ogni seduta prevedono l’ausilio del professionista per l’analisi delle condizioni di salute e della patologia neuro-muscolo-articolare del paziente. Se sviluppate correttamente, le sedute di idrokinesiterapia consentono non solo di ripristinare i movimenti normali in tempi di recupero contenuti, ma anche di apportare giovamento nella cura dell’edema e nel controllo del dolore in tutte le patologie di tipo muscolare e articolare. Non si dimentichi che a tutto ciò va ad aggiungersi il ritrovato benessere psicofisico sempre a rischio d’instabilità in questi stati patologici.
L’utilizzo dell’idrokinesiterapia riguarda dunque vasti settori della medicina riabilitativa. Una delle applicazioni in cui la sua funzione si dimostra particolarmente efficace è quella concernente la riabilitazione pre e post operatoria, condizioni in cui consente al paziente di eseguire, in tempi brevi, tipi di esercizi che con le tradizionali tecniche usate in ambiente asciutto sarebbero difficili se non impossibili da praticare.
L’idrokinesiterapia dunque è in grado di conseguire successi reali nel trattamento di lesioni traumatiche post immobilizzazione, nell’immediato post operatorio dei vari distretti anatomici come pure nelle diverse patologie acute e croniche che possono spaziare dalla reumatologia all’ambito neurologico e dalla traumatologia sportiva al campo pediatrico.
Come si svolge una seduta di terapia in acqua?
Una seduta di terapia in acqua dura circa 30 minuti e si svolge in una piscina riabilitativa con una profondità variabile da 1 a 1,5 metri e una temperatura compresa tra 32 e 34 gradi. Il paziente indossa un costume da bagno e viene assistito da un fisioterapista che gli propone una serie di esercizi adatti alla sua condizione. Gli esercizi possono essere:
- Attivi: il paziente esegue i movimenti autonomamente o con l’aiuto di attrezzi come elastici, pesi o tavolette.
- Passivi: il fisioterapista muove le articolazioni del paziente senza che questi opponga resistenza.
- Attivi assistiti: il fisioterapista aiuta il paziente a eseguire i movimenti con una leggera spinta o trazione.
Gli esercizi hanno lo scopo di migliorare la mobilità articolare, la forza muscolare, la coordinazione, l’equilibrio e la postura.
La riabilitazione in acqua
I programmi di riabilitazione in acqua comprendono una varietà di trattamenti ed esercizi che vengono eseguiti sotto la direzione ed il controllo di personale specializzato. Come abbiamo accennato precedentemente, gli esercizi di idrokinesiterapia si dimostrano particolarmente utili nei casi in cui le tradizionali attività eseguite all’asciutto non sono possibili, per esempio a causa della diminuzione della densità ossea, della disabilità, dell’intensità del dolore o di altri fattori ostacolanti. L’acqua offre un ambiente molto più dolce e accogliente per molte malattie dell’osso tra cui:
- Osteoporosi avanzata (con ipersensibilità e/o dolore da frattura).
- Osteoartrite, più nota come artrite. E’ una infiammazione che colpisce gli arti e si manifesta in diversi modi sotto forma di dolori, gonfiori e riduzione della capacità motoria, arrivando nei casi più gravi a provocare la deformazione delle articolazioni. L’idrokinesiterapia contribuisce a curare l’infiammazione che tenderebbe ad acutizzarsi col passare del tempo.
- Artrosi polidistrettuale si differenzia dall’artrite per il fatto che è un processo degenerativo cronico. Il termine “polidistrettuale” indica che il processo interessa più articolazioni, infatti, di solito il processo degenerativo dell’artrosi polidistrettuale colpisce gli arti maggiormente sottoposti a peso e sforzo quali piedi, ginocchia, colonna vertebrale, anca, etc. Se non attenzionata e curata adeguatamente l’artrosi polidistrettuale può determinare l’insorgere di forti dolori dovuti all’assottigliamento della cartilagine articolare e conseguenti deformità ossee. L’idrokinesiterapia si rivela una pratica utile per la cura di questa importante patologia
- Dolori muscolari causati da strappi, crampi e sforzi in genere.
Idrokinesiterapia: un aiuto anche per l’ipertensione ed il diabete
La versatilità degli esercizi fanno della riabilitazione in acqua la forma curativa ideale per i soggetti che presentano condizioni tali da rendere dolorosa l’esecuzione di movimenti su superfici dure e/o in piedi. La riabilitazione in acqua viene frequentemente consigliata come forma terapeutica anche per il trattamento di soggetti ipertesi e di quelli diabetici che possono trarne giovamento. Spesso, in particolare nei trattamenti che coinvolgono la movimentazione degli adduttori dell’anca e dei flessori, si preferisce testare il livello di difficoltà degli esercizi in idrokinesiterapia prima di procedere in ambiente asciutto.
L’idrokinesiterapia può essere utile per la schiena?
L’idrokinesiterapia può avere diversi benefici per la schiena, a seconda della causa del dolore e del tipo di esercizi scelti. In generale, l’idrokinesiterapia può:
- Ridurre il dolore e l’infiammazione
- Migliorare la mobilità e la flessibilità della colonna
- Rafforzare i muscoli stabilizzatori della schiena
- Correggere le disfunzioni articolari o vertebrali
- Prevenire le recidive o le complicanze
- Migliorare la qualità della vita e il benessere psicofisico
Idrokinesiterapia per il mal di schiena
L’idrokinesiterapia può essere consigliata a persone di tutte le età e condizioni fisiche, purché non ci siano controindicazioni specifiche. Alcune delle patologie della schiena che possono trarre beneficio dall’idrokinesiterapia sono:
- Artrosi vertebrale
- Discopatie degenerative o ernie discali
- Lombalgia, dorsalgia o cervicalgia
- Scoliosi o cifosi
- Fratture vertebrali
- Traumi o interventi chirurgici alla colonna vertebrale
- Postura errata o abitudini di vita scorrette
Quali sono gli esercizi che si fanno nella terapia in acqua?
Gli esercizi che si fanno nella terapia in acqua sono diversi a seconda della patologia e delle esigenze del paziente. In generale, si possono distinguere tre tipi di esercizi:
- Esercizi di mobilizzazione articolare: hanno lo scopo di aumentare l’ampiezza dei movimenti delle articolazioni colpite da rigidità, infiammazione o dolore. Si basano su movimenti passivi o attivi assistiti da parte del fisioterapista o con l’ausilio di attrezzi come elastici o tavolette.
- Esercizi di rinforzo muscolare: hanno lo scopo di migliorare la forza e il tono dei muscoli coinvolti nella funzione motoria. Si basano su movimenti attivi contro la resistenza dell’acqua o con l’aggiunta di pesi o altri strumenti.
- Esercizi di coordinazione ed equilibrio: hanno lo scopo di aumentare il controllo neuromotorio e la stabilità posturale. Si basano su movimenti dinamici che richiedono l’adattamento continuo del corpo alle variazioni dell’acqua.
Caratteristiche dell’acqua
La relazione di empatia che si stabilisce attraverso l’acqua tra terapista e paziente genera in quest’ultimo uno stato di benessere utile per la cura di una serie numerosa di patologie. Vediamo ora come le principali proprietà dell’acqua agiscono positivamente in idrokinesiterapia.
Galleggiabilità
Quando il soggetto in cura è immerso nell’acqua riceve da questa una spinta uguale e contraria verso l’alto (il famoso principio di Archimede) ed è proprio grazie a questa spinta che riesce a sostenere meglio il peso del proprio corpo riuscendo di conseguenza a sviluppare una maggiore forza muscolare ed a gestire meglio l’equilibrio. In idrokinesiterapia la spinta idrostatica agisce direttamente sul tono muscolare riducendone il livello e favorendo così il rilassamento, il paziente viene così facilitato e stimolato ad assumere diverse posizioni e in particolare a muovere più agevolmente le gambe che, come noto, rappresentano gli arti più pesanti del corpo. Al fine di accentuare gli effetti idrodinamici in idrokinesiterapia si ricorre spesso all’utilizzo di elementi galleggianti come tubi, ciambelle, tavole che, opportunamente posizionati, favoriscono o meno il grado di galleggiabilità del paziente a seconda dell’obbiettivo che il terapista si prefigge di ottenere.
Viscosità
L’acqua oppone un attrito dolce al movimento del corpo che vi è immerso e questa ridotta resistenza fa si che tutti i movimenti del paziente vengono resi più uniformi. La viscosità è fondamentale nei trattamenti d’idrokinesiterapia poiché riduce il rischio di causare nuovi traumi e/o ferite per cadute dovute a perdita di equilibrio.
Pressione idrostatica
La pressione idrostatica favorisce l’esercizio acquatico rendendolo una tecnica assai utile anche per mantenere in forma e rafforzare le funzioni del cuore e del polmone. In tal modo è possibile programmare esercizi in cui il peso gravante sulla colonna vertebrale (carico assiale) viene ridotto al minimo come pure il rischio di produrre lesioni dovute a movimenti involontari. Ad esempio, nelle sedute di idrokinesiterapia i pazienti affetti da osteoartrosi alla spalla e al collo sono facilitati nell’esecuzione della rotazione del braccio e nei movimenti della spalla. Anche i colori, i riflessi ed i suoni dell’acqua sono fattori che influenzano positivamente la percezione del dolore rendendo l’esperienza d’idrokinesiterapia sempre molto piacevole.
Effetti dell’acqua a 32°C sull’organismo
Miglioramento della circolazione
Una buona circolazione non solo migliora l’apporto di nutrienti ed ossigeno ai tessuti ma permette anche di ottenere un buon drenaggio linfatico e quindi l’eliminazione delle tossine accumulate.
Rinforzo del sistema immunitario
L’ idrokinesiterapia aiuta a mantenere il corpo detossificato rinforzandone il sistema immunitario. Dal trattamento del comune raffreddore alle patologie più importanti risulterà più facile combattere ogni tipo di infezione, virus e batterio grazie a percorsi di fisioterapia in acqua.
Stress
Lo stress della vita moderna è spesso causa concomitante di patologie sempre più diffuse. Depressione, digestione difficile, disturbi del sonno, mal di testa, ipertensione, affaticamento ed ansia sono alcuni campanelli d’allarme con cui il nostro corpo ci avvisa che abbiamo superato i livelli di guardia ed occorre intervenire prima che sia troppo tardi. Sottoponendosi a sedute d’idrokinesiterapia è possibile non solo rimettere ordine e tranquillità nel fisico e nella psiche ma anche rinforzare il sistema immunitario che può essere colpito dallo stress.
Cute
Un programma personalizzato d’idrokinesiterapia si rivela una scelta perfetta per chi ha problemi di sudorazione termica. E’ infatti possibile riuscire a controllare la temperatura corporea e mantenere corretta la funzionalità delle ghiandole sudoripare. E’ utile ricordare che il corpo può espellere le tossine attraverso il sudore e di conseguenza si può comprendere l’importanza di una corretta sudorazione.
Vantaggi della fisioterapia in acqua
Per usufruire dei benefici offerti dall’idrokinesiterapia è prima di tutto fondamentale che la struttura in cui sottoporsi alle sedute fisioterapiche sia di qualità. Debbono essere garantiti ambienti sterili con vasche di riabilitazione provviste di adeguati sistemi filtranti al fine di prevenire l’insorgere di contaminazioni ad esempio da pazienti che presentano cicatrici, punti di sutura o altre ferite. La temperatura ideale dell’acqua è impostata sui 32°C, questo valore consente un utilizzo confortevole in qualsiasi periodo dell’anno. Inoltre è fondamentale assicurarsi della professionalità certificata dei fisioterapisti che accompagneranno i pazienti nel percorso riabilitativo personalizzato.
Riduzione del dolore
Solitamente all’inizio della seduta d’idrokinesiterapia il paziente si trova in una condizione di alta tensione, vuoi per il dolore che può avvertire vuoi per la particolare condizione di stress emotivo a cui è sottoposto. La conseguenza di tale stato è l’insorgere di cambiamenti di natura chimica che interessano il corpo provocando un aumento della pressione sanguigna e delle pulsazione del cuore. La pressione dell’acqua sui tessuti produce un calo delle tensioni muscolari donando un generale miglioramento della mobilità articolare.
L’idrokinesiterapia inoltre stimola il rilascio di endorfine prodotte dal sistema nervoso che agiscono sulla percezione del dolore e sul gonfiore. Il nuovo stato che si raggiunge aiuta a ridurre il livello di stress e quindi a gestire meglio la situazione dolorosa in atto permettendo sia al paziente che al fisioterapista di lavorare più facilmente sulla patologia. La prima seduta del processo ha una durata di circa 20 minuti in cui solitamente si susseguono le seguenti fasi:
- Al 5° minuto: si rileva una riduzione delle pulsazioni e della pressione.
- Al 10° minuto: la circolazione migliora ed il paziente avverte che la temperatura di mani e piedi è in aumento.
- Al 15° minuto: in generale il corpo si mostra più recettivo e disponibile a sottoporsi agli esercizi, si avverte una rilassatezza dei muscoli.
- Al 20° minuto: il paziente avverte una maggiore possibilità di movimento ed una diminuzione del dolore.
Quante sedute di terapia in acqua sono necessarie?
Il numero di sedute di terapia in acqua dipende dalla patologia e dalle condizioni del paziente, nonché dagli obiettivi riabilitativi che si vogliono raggiungere. In generale, si consiglia di effettuare almeno una o due sedute a settimana per un periodo variabile da uno a tre mesi. Tuttavia, il programma terapeutico deve essere personalizzato e concordato con il fisioterapista, che valuterà i progressi e le eventuali modifiche da apportare.
Idrokinesiterapia al Polispecialistico Medical Sangallo di Anzio
Il polispecialistico Medical Sangallo nasce nel 1996 e da allora quelli della fisioterapia e della riabilitazione sono i principali campi d’azione. Il bacino di utenza risulta costituito da un grande numero di persone di tutte le età, da quelle che hanno subito un intervento chirurgico agli sportivi rimasti vittime di un infortunio fino alle persone comuni che svolgendo la normale attività lavorativa iniziano ad avvertire problemi di infiammazioni dei tendini o infiammazioni muscolari: ciò che accomuna tutte queste persone è il dolore, e spesso il dolore cronico. Per combatterlo Medical Sangallo si preoccupa di integrare tutte le proprie conoscenze all’interno del programma riabilitativo che si basa sempre su un rapporto 1 a 1 con il fisioterapista e che poi, in alcuni casi si sviluppa in seno a piccoli gruppi in cui il paziente può continuare a svolgere quel poco di attività motoria funzionale alla sua ripresa.
Percorsi personalizzati
Ora è possibile fruire di percorsi riabilitativi di Idrokinesiterapia in ambienti moderni e con personale professionale. La fisioterapia in acqua offre molti degli stessi giovamenti offerti dai percorsi riabilitativi svolti in ambiente asciutto, comprendendo lo sviluppo di un programma accuratamente studiato per ogni paziente. Ogni esigenza relativa a trattamenti di idrokinesiterapia può essere soddisfatta presso la struttura del polispecialistico Medical Sangallo che è anche l’unica sul territorio ad essere dotata, all’interno della propria struttura, di una vasca per la riabilitazione equipaggiata con i più avanzati sistemi filtranti al fine di garantire i massimi livelli di la sterilità dell’ambiente.
Il team di fisioterapisti che opera nel settore idrokinesiterapia del Medical Sangallo possiede comprovata esperienza e professionalità per svolgere programmi personalizzati. Da sottolineare infine la grande qualità degli elettromedicali certificati dai migliori produttori del settore unitamente a quella dei prodotti di consumo come creme, detergenti, disinfettanti, gel, bendaggi, etc, utilizzati anche in idrokinesiterapia.
Quanto costa una seduta di terapia in acqua?
Il costo di una seduta di terapia in acqua dipende da vari fattori, tra cui:
- La tipologia di centro che la offre: pubblico o privato.
- La qualità e la tecnologia della vasca e dell’impiantistica.
- La specializzazione e l’esperienza del fisioterapista che assiste il paziente.
- La durata e la frequenza delle sedute.
In generale, il prezzo medio di una seduta di terapia in acqua si aggira tra i 30 e i 50 euro, ma può variare anche in base alla zona geografica e alla disponibilità del servizio.
L’idrokinesiterapia è mutuabile?
L’idrokinesiterapia è una prestazione sanitaria riconosciuta dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e quindi mutuabile, purché sia prescritta da un medico specialista o dal medico di base. In questo caso, il paziente dovrà pagare solo il ticket previsto dalla sua regione di residenza. La terapia in acqua può essere anche coperta da alcune assicurazioni sanitarie private o integrative, che possono rimborsare in tutto o in parte il costo delle sedute. Anche in questo caso, è opportuno informarsi sulle condizioni e i limiti della propria polizza assicurativa.
Infine, la terapia in acqua può essere portata in detrazione fiscale al 19%, come spesa sanitaria, presentando la ricevuta del pagamento e la prescrizione medica nella dichiarazione dei redditi. Per detrarre le spese dell’idrokinesiterapia dalle tasse, non è sempre necessaria la prescrizione del medico. Tuttavia, è consigliabile averla. Basta che la fattura indichi chi ha fornito la prestazione sanitaria e di che tipo di prestazione si tratta. Questo è in linea con quanto stabilito dalla Circolare n. 19 del 2012 dell’Agenzia delle Entrate.
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